Data originale blosxom: Martedi 2 Agosto 2005
Sabato ero in viaggio, e “grazie” ad un ritardo della Transavia son riuscito a leggere questo romanzo di Philip K. Dick praticamente tutto d’un fiato.
E’ un po’ diverso dalle altre sue opere che conosco (ad es. Ubik) perche’ l’elemento fantascientifico e’ ridotto al minimo (sostanzialmente c’e’ solo l’assunzione che Giappone e Germania abbian vinto la Seconda Guerra Mondiale), ma credo di poter dire che sia la sua miglior opera: alcuni personaggi sono costruiti davvero magistralmente e la storia, pur presentando caratteri da incubo, e’ estremamente realistica.
Oltretutto, per molti versi e’ di un’attualita’ notevole: penso ad esempio alla frase di Robert McNamara (Segretario alla Difesa USA dal 1960 al 1967, da molti indicato come il principale responsabile della guerra del Vietnam) nel film-intervista The Fog of War in cui, parlando del suo ruolo di pianificatore dei bombardamenti (convenzionali) del Giappone sostiene che in caso di sconfitta degli alleati, lui ed i suoi superiori sarebbero stati sicuramente processati e condannati come criminali di guerra. Nel libro ci sono molti spunti per riflessioni e ribaltamenti di prospettiva come questi, spesso paurosi, ma anche illuminanti.
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