Data originale blosxom: Venerdi 15 Febbraio 2008
[scritta su un taccuino all'inizio del 2007]
Secondo film di Bergman che vedo, diverso ma simile al Settimo sigillo. Meno austero, piu’ esplicito, a prezzo di fornire qualche chiave forse di troppo.
Tocca tanti di quei temi che e’ impossibile ricordarli, sempre in modo tagliente preciso sintetico ma in fin dei conti completo. Un esempio stupido e minore ma che da’ perfettamentel’idea e’ la disputa fede-ragione fra Anders e Viktor. Poche parole centrate riassumono discussioni storiche interminabili. Qui la scena dura forse un minuto, ma tutto l’essenziale e’ stato detto.
Mi chiedo pero’ se sia un peccato o una fortuna che non si sia mai cosi’ lucidi come i personaggi di Bergman: riusciremmo a capirci meglio, o non riusciremmo piu’ a vivere, privati di tutta quella “sovrastruttura” che spesso attenua e nasconde i conflitti?
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