Fluoridated Bodily Fluids

Gentlemen you can’t fight in here – this is the war room

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To see what is in front of one's nose needs a constant struggle. (G. Orwell)

Data originale blosxom: Martedi 19 Aprile 2005

L’ho rifatto. Visto che di questi tempi l’offerta dei cinema groninghesi e’ piu’ scarsa del solito (almeno in termini di novita’ e qualita’), mi tocca andarmi a vedere film in lingue improbabili: questa volta, cinese sottotitolato in olandese.. meno male che ormai un pochino il dutch lo capisco.
In questo caso il rischio non ha pagato come nel caso di Uzak, ma film di quel livello sono rari. House of Flying Daggers (in italiano, La foresta dei pugnali volanti) e’ un film in cui Zhang Yimou si mette a “giocare” al film d’azione di stile cinese (ambientazione medievale, arti marziali usate all’eccesso.. chi ha visto La tigre ed il dragone sa cosa intendo) che ultimamente stanno diventando di moda. Lo fa con grande gusto estetico, producendo immagini (e musiche) bellissime. Il problema e’ che non c’e’ nient’altro. La trama ha piu’ buchi di uno scolapasta (e non sto dicendo che mi faccio problemi con l’antigravita’.. come non me ne faccio per la Forza nei film della serie di Guerre stellari), coi suoi innumerevoli “colpi di scena” che stancano molto presto e non vanno da nessuna parte, mentre i personaggi sono monodimensionali. Peccato, perche’ l’esibizione di una bellezza cosi’ lussureggiante avrebbe meritato una “scusa” un po’ piu’ consistente, che permettesse al film di superare il livello dell’album di immagini, per quanto esteticamente appaganti esse siano.

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