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Gentlemen you can’t fight in here – this is the war room

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To see what is in front of one's nose needs a constant struggle. (G. Orwell)

Claudio risponde al mio post con delle obiezioni su cui mi sento preparatissimo. Per cui rispondo abbastanza di getto.

Il primo argomento e’ che sembrerebbe che nessuno in UK metterebbe in dubbio la politica di austerita’: al massimo, il Labour dice che i tagli sono stati fatti troppo in fretta.

Il secondo argomento e’ che

il famoso deficit/pil era sopra il 6% (!!) alla fine del governo Brown, qualcosa andava fatta

Dal mio punto di vista il primo argomento sarebbe irrilevante anche se fosse vero: il mondo e’ pieno di casi in cui il “sentire comune” si rivela del tutto errato. E poi, non e’ vero: a parte il fatto che molti economisti inglesi stanno chiamando le cose col loro nome (vedi ad es. qui), lo stesso “troppo in fretta”del Labour non si discosta molto da quel che dico. Infatti la mia posizione e’ ispirata a quella “keynesinaa” (vedi Krugman): i governi dovrebbero praticare politiche anti-cicliche, ovvero spendere in deficit durante le recessioni ed avere dei surplus durante le espansioni: questa posizione implica che l’austerity e’ sbagliata ora, ma sara’ auspicabile fra qualche anno (quando – sperabilmente – saremo usciti dalla recessione). Da quel che capisco, il “troppo in fretta” dei laburisti riflette un ragionamento di questo tipo.

Quanto al secondo, credo che sia tutto sbagliato. Lo dico perche’ abbiamo un chiarissimo controesempio: gli USA.

Qui sotto ci sono le evoluzioni dei rapporti deficit/PIL (linee continue, scala a destra) ed debito/PIL (linee tratteggiate, scala a sinistra) di USA (linee blu) ed UK (linee rosse).

dove si vede che fino al 2009 (per la verita’ anche nel 2010: FRED non ha i dati, per l’UK, ma l’ONS ci dice che deficit e debito erano 10.2% e 79% del PIL) i due Paesi si son mossi in perfetta sincronia. Nel 2010 e’ arrivato Cameron e le politiche economice UK sono diventate austere (il deficit UK 2011 e’ del  7.8%, con una riduzione del 2.4%), mentre la cicala USA ha continuato a spendere (deficit stabile attorno al 9%). Ci sono state conseguenze?

A guardare i tassi di interesse (ma anche l’andamento della sterlina), no. Non si sono visti ne’ i bond vigilantes (che avrebbero dovuto punire la dissipatezza degli USA) ne’ la confidence fairy (che avrebbe dovuto premiare i tagli inglesi).

In compenso, questo e’ il confronto fra gli andamenti dei due PIL (NON corretti per l’inflazione; gennaio 2009=100 per “allineare” i minimi della recessione)

E’ vero che il migliore andamento degli USA e’ parzialmente spiegato dal cattivo andamento della zona euro (che ha certamente avuto effetti maggiori in UK che negli USA) e che ci possono essere piccole differenze legate all’inflazione. Ma questo spiega le diverse pendenze delle trendlines fra inizio 2009 e  fine 2010, non l’inversione di tendenza del PIL UK: se la crescita fosse continuata lungo quel trend, il PIL del Regno Unito sarebbe ora piu’ alto di un 3-4%. Fantascienza? non direi, per il semplice fatto che questa e’ proprio l’entita’ dei tagli applicati da Cameron-Osborne in questi due anni (nel 2010 avevano annunciato un piano per ridurre la spesa pubblica di un 6.5% di PIL in 4 anni e lo stanno applicando progressivamente), ovvero la riduzione del PIL che ci si potrebbe attendere se il moltiplicatore fosse dell’ordine di 1.

One Response to “Confidence Fairy, UK edition – parte 2”

  1. grazie della reply, e volevo solo chiarire che le mie obiezioni non corrispondono alle mie opinioni in merito (che non hanno poi alcun valore vista la mia ignoranza in materia) ma a quello che percepisco dall’ascolto della radio/tv e parlando con la gente in generale. Il tuo contro-esempio con gli USA e’ interessante, quello che pero’ a me convince poco di queste questioni macro-economiche e’ la poca statistica che si ha a disposizione. Per chiarire, siamo in un’epoca unica per quanto riguarda tecnologia/scienza/finanza/commerci per cui mi sembra poco credibile poter affermare con convinzione che una certa “ricetta” economica portera’ a determinati risultati. Secondo me non lo si puo’ sapere perche’ le “condizioni a contorno” sono troppo specifiche di questo momento storico. By the way, oggi il nostro Osborne nel suo Autumn statement ammettera’ che la sua ricetta di austerity non sta funzionando e che quindi la cosa di fare e’ estenderla ancora per qualche anno

    tuttofaunpomale2

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