Fluoridated Bodily Fluids

Gentlemen you can’t fight in here – this is the war room

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To see what is in front of one's nose needs a constant struggle. (G. Orwell)

Krugman linka questo articolo del 2010 (Jonung & Drea, EJW 2010, 7, 4) riguardo alla sostenibilita’ dell’euro, diventato un classico.

Non perche’ dica cose intelligenti, ma perche’ gli autori, tutti presi ad esaltare le magnifiche sorti, e progressive della zona euro ed a fare sberleffi a quei cattivoni degli americani, ci fanno una magnifica figura di c.cc., e vengono citati perche’ forniscono un elenco di persone che “ci avevan preso” molto prima che scoppiasse il bubbone.

Prego che non capiti mai una cosa del genere ad uno dei miei articoli.

4 Responses to “Ultime parole famose”

  1. Premetto che non so niente di economia, pero’ mi chiedo come sarebbero messi paesi come la Spagna e l’Italia senza l’euro, in particolare per i tassi d’interesse sull’enorme debito. Nel suo articolo Krugman menziona una negative correlation fra austerity e crescita, ma allora perche’ la UK e’ il paese che cresce di piu’ in europa? In generale a me sembra che ci siano cosi’ tanti casi particolari che non e’ mai chiaro in economia quale sia la politica economica migliore da seguire. Ciao!

    claudiopaga

  2. Ciao, riguardo all’Italia hai un po’ ragione.. perlomeno nel senso che non si puo’ sapere. Nel ’92 sia noi che l’UK siamo stati buttati fuori dallo SME. L’UK ha deciso di non rientrarci, e sta andando (relativamente) bene. Magari non ci sarebbe andata cosi’ bene, ma non si puo’ sapere. Aggiungo che tutti fan vedere che con l’euro abbiamo guadagnato qualcosa sotto forma di minori interessi nel decennio 1998-2008, che e’ vero. Ma nessuno tiene presente i costi sostenuti prima per rientrare nell’euro.. per non parlare di quelli che stiamo sostenendo ora. Quanto alla Spagna, il problema proprio non si pone: ricordiamoci che per gran parte dei primi anni 2000 la Spagna aveva un bilancio quasi in pareggio (deficit/PIL vicino allo 0%), e nel 2008 aveva un debito/PIL sotto la media europea (se ben ricordo, 35-40%): il problema della Spagna e’ stata una bolla immobiliare causata dai bassi tassi di interesse legati all’entrata nell’euro..

    Quanto alla crescita UK: due motivi: 1) la politica monetaria della BoE (ovvero il fatto di non essere nell’euro) 2) l’austerita’ in UK, per quanto strombazzata dal governo, e’ stata molto meno forte che altrove.. in particolare negli ultimi due anni.. Krugman commentava proprio dicendo qualcosa del tipo che appena gli inglesi hanno smesso di tirar testate contro il muro, misteriosamente si son sentiti meglio..

    ripa

  3. beh, negli UK c’e’ stata di sicuro molta retorica e comunque e’ tutto relativo (in america alcune politiche tory verrebbero considerate “socialiste” come dicono loro) pero’ a livello locale dei tagli veri li hanno fatti, e si sono sentiti (esempio banale, non avevano soldi x tappare i buchi delle strade che sono rimasti cosi’ finche’ i soldi non ci sono stati). ma piu’ in generale io ho l’impressione che gli economisti tendano a generalizzare prescrivendo la stessa ricetta a tutti insituazioni che invece son molto specifiche

    claudiopaga

  4. Ciao Ripa, comunicazione di servizio, il mio (e di bela) biblog e’ stato hackerato da qualche bontempone, non sapevo come disinfestarlo cosi’ ho pensato la cosa piu’ semplice fosse trasferirlo, ci trovi qua

    https://tuttofaunpomaleblog.wordpress.com/

    un abbraccio!

    claudiopaga

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