Fluoridated Bodily Fluids

Gentlemen you can’t fight in here – this is the war room

About

To see what is in front of one's nose needs a constant struggle. (G. Orwell)

Dopo non so più quanti anni, posto qualcosa. Chissà se sarà un episodio isolato (legato alla riscoperta del blog di Claudio, che aveva traslocato, non chiuso) oppure no, vedremo…

Comunque sia, trattasi di recensioni di un po’ di film visti negli scorsi giorni.

Il migliore è, di gran lunga, la gatta Cenerentola, che penso sia un unicum nel cinema italiano: è basato su una storia ultra-tradizionale (Cenerentola.. anche se sulla versione originale napoletana, non su quelle edulcorate successive), ma è un film di animazione (!) con un’ambientazione noir (!!) semi-fantascientifica (!!!) . Tutto molto ben fatto: la storia fila (c’è qualche forzatura favolistica, ma niente di eccessivo) e soprattutto chi ha disegnato la grafica riesce a trasformare un possibile punto debole (un’animazione computerizzata necessariamente non al top) in un punto di forza: anziché puntare a un “realismo” stile pixar, ha scelto un approccio “impressionistico”, con risultati che a me sembrano bellissimi, visto che moltissime inquadrature sembrano dei veri e propri quadri d’autore. Nel complesso, 4 stelline e mezza.

O' Re

Il cattivo, al secolo Massimiliano Gallo, detto o’ Re

Restando ai film d’animazione, ne ho visti altri tre: Frozen (in TV, doppiato in italiano), Coco e Finding Dory. Il primo ed il secondo sono carini, con alcuni buoni spunti, specialmente il secondo (in questo credo che aiuti il mio pregiudizio pro-messicano), ma nulla di particolare: siamo sui soliti standard Pixar/Disney, tanti buoni sentimenti ed ottime capacità di animazione; 2 stelline e mezzo Frozen, 3 stelline Coco. Il terzo invece è stato una delusione, era semplicemente un remake piuttosto sciapo di Finding Nemo senza una storia non dico autonoma, ma nemmeno originale.. massimo 1 stellina.

Incontro con gli antenati

Reunion con los antepasados

In TV (e doppiato in italiano.. salvo, fortunatamente, le canzoni) ho visto pure Sette spose per sette fratelli, musical anni ’50 che avevo visto iniziare almeno 10 volte, ma non avevo mai visto finire. E che volevo vedere perché l’anno scorso una delle mie classi l’ha messo in scena come parte del progetto teatro organizzato tutti gli anni dalla mia scuola. Pensavo che diverse cose che non mi erano piacute fossero legate ai tagli (lo spettacolo era durato mezz’ora scarsa, contro l’ora e 42 minuti del film) e all’evidente sproporzione di mezzi tecnici, e invece no: i ragazzi ci hanno fatto un figurone: la storia era sconclusionata (e sessista) in maniera imbarazzante, gli attori non erano attori ma cantanti e ballerini. Per l’appunto, si salvano le canzonie le coreografie (unici aspetti in cui i ragazzi sono stati surclassati.. e vorrei ben vedere); trattandosi di un musical, facciamo 2 stelline.

Milly e i cognati

Milly incontra i cognati..

Poi c’era Dunkirk, da cui  mi aspettavo molto sia per quanto avevo leggiucchiato che per la regia di Nolan. Un’altra delusione, con il regista troppo impegnato a fare un film mistico-esteticheggiante (ma forse fighetto è una parola migliore) per degnarsi di dare un minimo di realismo a quanto accade (vedi scene di volo.. qualcuno ha mai detto a Nolan che un pilota da caccia deve stare in alto e non a pelo d’acqua, altrimenti si trasforma in sitting duck?) o di seguire la logica (vedi scena della barca spiaggiata e presa di mira dalla fanteria tedesca.. come facevano i tedeschi a sparare anche DAL MARE???). Nonostante tutto, c’erano delle belle immagini e gli attori han fatto un buon lavoro. 1 stellina e mezza.

Sitting ducks

Come farsi abbattere.

Chiudo con Get Out e Birdman, che ho guardato senza avere idea di cosa aspettarmi. Nel primo caso è stato un bene, visto che sono tendenzialmente allergico agli horror e Get Out (ho scoperto dopo) è stato definito un horror psicologico: se lo avessi saputo, non lo avrei guardato, e avrei perso qualcosa. Sia perché, pur avendo chiari elementi horror (come l’ambientazione in una casa isolata, o qualche scena violenta – poche in verità), il tono è spesso ironico e volutamente sopra le righe, sia soprattutto per gli aspetti provocatori della storia. 3 stelline (e mezza?). Lo stesso non si può dire di Birdman (sottotitolo the unexpected virtue of ignorance), un polpettone su un attore hollywoodiano che, dopo ruoli “popolari” (è noto soprattutto per aver interpretato un supereroe), vuole assolutamente produrre una piece teatrale “sofisticata”, anche se il suo sub(?)conscio non è del tutto d’accordo: potrebbe essere un soggetto per una commedia ben riuscita, invece abbiamo un film serioso che mette a dura prova lo spettatore (qui va detto che un po’ di colpa potrebbe averla la mia comprensione dell’inglese..). Anche perché il regista (Inarritu), un po’ come Nolan, sembra preoccupato dei dettagli tecnico stilistici, più che del “succo”. Ad esempio, il film è composto di poche, lunghissime sequenze (non siamo ai livelli di Arca Russia, ma ci avviciniamo), in cui la telecamera non “stacca” mai: al massimo, quando due personaggi si incrociano in un corridoio, smette di seguire il primo per passare a seguire il secondo.. e così via, in una serie di continui “rimpalli”: tecnicamente, chapeau, ma io avrei preferito un film più sensato. 1 stellina e mezza.

Birdman

Problemi di identità.

 

Augh, ho detto. A fra 4-5 anni?

 

PS: dimenticavo: nonostante sia basato su una favola, gatta Cenerentola non è esattamente un film per bambini.

2 Responses to “Gatta Cenerentola et al.”

  1. Di tutti, Birdman era quello che mi aveva fatto piu’ incazzare, un film pesantissimo, inguardabile. E mi sembra che il problema in genere siano i film che parlano di cinema (o di giornalismo), che sono troppo autoreferenziali ma per i quali i critici hanno un debole. Quindi piu’ che col film ce l’ho coi critici che l’hanno pompato. Degli altri purtroppo col fatto che non si riesce piu’ ad andare al cinema dopo che si fanno figli ne ho visti pochi, d’accordo su Finding Dory debolissimo, Frozen buono. Mi piacerebbe vedere Get out. L’unico film che ho visto di recente e’ stato Call me by your name, 4 stelline almeno!

    claudiopaga

  2. Get out è interessante, ma vedilo senza pupi. Su Call me by your name ci lavoreremo. Nel frattempo, quando avrò finito con le lamentele politiche, dovrei scrivere qualcosa sulle serie TV coi supereroi di cui abbiamo fatto indigestione.

    ripa

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