Data originale blosxom: Domenica 14 Gennaio 2007
Oggi ho fatto un esercizio inutile: ho mandato uina lettera a “il giornale dei lettori” di Repubblica dicendo loro in sostanza che o ci sono (ovvero non sanno fare i giornalisti) o ci fanno (ovvero che, per dirla come i servizi segreti inglesi, adattano le notizie alla linea politica anziche’ la linea politica alle notizie).
In questo caso quello che mi ha fatto uscire dai gangheri e’ stato un articolo sul pubblico impiego assolutamente stracolmo di luoghi comuni e che si sforzava in tutti i modi di occultare ogni minimo indizio contrario alla tesi popolare del fancazzismo negli uffici pubblici (non dico non ci sia, ma semmai questi dati tendono a smentirmi).
A beneficio dei posteri, ecco il testo:
Giornalismo? Assente
L’articolo “Statali, due mesi di assenze l’anno” di B. Ardu’ (14/1/2007) e’ zeppo di distorsioni populiste ed errori. Esempi:
- solo a meta’ si dice che dei 51 giorni di assenze, 29 sono ferie: godere le ferie e’ assenteismo?
- idem per le maternita’ (7.1 delle 18.7 assenze per malattia/permesso);
- CNR ed Enea non sono “Enti pubblici non economici” ma “Enti di ricerca” (54 assenze, non 69).
L’articolo avrebbe senso se confrontasse questi dati con la situazione estera o del settore privato: troppo complicato?
chi scrive non e’ dipendente pubblico
Emanuele Ripamonti
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