Fluoridated Bodily Fluids

Gentlemen you can’t fight in here – this is the war room

About

To see what is in front of one's nose needs a constant struggle. (G. Orwell)

Scorciatoie

febbraio 14th, 2018

Condivido parola per parola (da qui, lettura caldamente raccomandata).

[...] una società che si è smarrita da molto tempo, e che ad intervalli regolari crede di aver trovato la scorciatoia per risorgere dalle proprie macerie, ma finisce a produrne altre. Per far questo, si trova qualcuno o qualcosa che possa rappresentare la diversità e si finisce con l’intrupparsi in un approccio fideistico che, in quanto tale, è del tutto irrazionale.

Lasciate ogne speranza

gennaio 9th, 2018

La mattina in auto ascolto spesso Prima Pagina, la rassegna stampa di Radio 3 RAI in cui un giornalista (esterno alla RAI e che cambia settimanalmente) prima sfoglia i giornali e poi risponde a domande degli ascoltatori riguardo alle notizie del giorno. Spesso sento stupidaggini sesquipedali, che mi fanno cambiare canale (tipicamente, quando il commentatore arriva alla prima pagina di Libero, o de Il Giornale). Quella di questa mattina però mi ha fatto genuinamente disperare molto più della media.

Alla domanda di un’ascoltatrice preoccupata degli effetti dell’innovazione tecnologica sui posti di lavoro dei suoi amici con la terza media, il commentatore è uscito con una frase in cui con rincrescimento faceva notare che

il progresso tecnologico che rende più efficenti, efficaci i sistemi di produzione è molto complesso da arrestare, non credo che si possa ipotizzare almeno nel breve termine, una legge che vieti, o impedisca lo sviluppo di macchine che rendano più efficaci i sistemi produttivi…

Probabilmente lui non voleva dire che questa sarebbe stata la soluzione ideale, ma dal tono sembrava. Quel che è peggio è che non si trattava del solito editorialista ottuagenario impegnato a ricordare qualche presunta età dell’Oro (che tipicamente coincide con l’epoca in cui era quarantenne o cinquantenne), ma di un trentatreenne, vicedirettore de Il post (probabilmente il giornale online italiano che preferisco.. anzi, forse potrei togliere l’online).

Con queste premesse, non mi stupirei se nella prossima campagna elettorale qualcuno proponesse un index machinarum prohibitarum.

Qui c’è l’audio della puntata di oggi; la frase incriminata inizia grossomodo dopo 1:12:56 (ma per seguire  il discorso è meglio partire da 1:12:30).

Gatta Cenerentola et al.

gennaio 3rd, 2018

Dopo non so più quanti anni, posto qualcosa. Chissà se sarà un episodio isolato (legato alla riscoperta del blog di Claudio, che aveva traslocato, non chiuso) oppure no, vedremo…

Comunque sia, trattasi di recensioni di un po’ di film visti negli scorsi giorni.

Il migliore è, di gran lunga, la gatta Cenerentola, che penso sia un unicum nel cinema italiano: è basato su una storia ultra-tradizionale (Cenerentola.. anche se sulla versione originale napoletana, non su quelle edulcorate successive), ma è un film di animazione (!) con un’ambientazione noir (!!) semi-fantascientifica (!!!) . Tutto molto ben fatto: la storia fila (c’è qualche forzatura favolistica, ma niente di eccessivo) e soprattutto chi ha disegnato la grafica riesce a trasformare un possibile punto debole (un’animazione computerizzata necessariamente non al top) in un punto di forza: anziché puntare a un “realismo” stile pixar, ha scelto un approccio “impressionistico”, con risultati che a me sembrano bellissimi, visto che moltissime inquadrature sembrano dei veri e propri quadri d’autore. Nel complesso, 4 stelline e mezza.

O' Re

Il cattivo, al secolo Massimiliano Gallo, detto o’ Re

Restando ai film d’animazione, ne ho visti altri tre: Frozen (in TV, doppiato in italiano), Coco e Finding Dory. Il primo ed il secondo sono carini, con alcuni buoni spunti, specialmente il secondo (in questo credo che aiuti il mio pregiudizio pro-messicano), ma nulla di particolare: siamo sui soliti standard Pixar/Disney, tanti buoni sentimenti ed ottime capacità di animazione; 2 stelline e mezzo Frozen, 3 stelline Coco. Il terzo invece è stato una delusione, era semplicemente un remake piuttosto sciapo di Finding Nemo senza una storia non dico autonoma, ma nemmeno originale.. massimo 1 stellina.

Incontro con gli antenati

Reunion con los antepasados

In TV (e doppiato in italiano.. salvo, fortunatamente, le canzoni) ho visto pure Sette spose per sette fratelli, musical anni ’50 che avevo visto iniziare almeno 10 volte, ma non avevo mai visto finire. E che volevo vedere perché l’anno scorso una delle mie classi l’ha messo in scena come parte del progetto teatro organizzato tutti gli anni dalla mia scuola. Pensavo che diverse cose che non mi erano piacute fossero legate ai tagli (lo spettacolo era durato mezz’ora scarsa, contro l’ora e 42 minuti del film) e all’evidente sproporzione di mezzi tecnici, e invece no: i ragazzi ci hanno fatto un figurone: la storia era sconclusionata (e sessista) in maniera imbarazzante, gli attori non erano attori ma cantanti e ballerini. Per l’appunto, si salvano le canzonie le coreografie (unici aspetti in cui i ragazzi sono stati surclassati.. e vorrei ben vedere); trattandosi di un musical, facciamo 2 stelline.

Milly e i cognati

Milly incontra i cognati..

Poi c’era Dunkirk, da cui  mi aspettavo molto sia per quanto avevo leggiucchiato che per la regia di Nolan. Un’altra delusione, con il regista troppo impegnato a fare un film mistico-esteticheggiante (ma forse fighetto è una parola migliore) per degnarsi di dare un minimo di realismo a quanto accade (vedi scene di volo.. qualcuno ha mai detto a Nolan che un pilota da caccia deve stare in alto e non a pelo d’acqua, altrimenti si trasforma in sitting duck?) o di seguire la logica (vedi scena della barca spiaggiata e presa di mira dalla fanteria tedesca.. come facevano i tedeschi a sparare anche DAL MARE???). Nonostante tutto, c’erano delle belle immagini e gli attori han fatto un buon lavoro. 1 stellina e mezza.

Sitting ducks

Come farsi abbattere.

Chiudo con Get Out e Birdman, che ho guardato senza avere idea di cosa aspettarmi. Nel primo caso è stato un bene, visto che sono tendenzialmente allergico agli horror e Get Out (ho scoperto dopo) è stato definito un horror psicologico: se lo avessi saputo, non lo avrei guardato, e avrei perso qualcosa. Sia perché, pur avendo chiari elementi horror (come l’ambientazione in una casa isolata, o qualche scena violenta – poche in verità), il tono è spesso ironico e volutamente sopra le righe, sia soprattutto per gli aspetti provocatori della storia. 3 stelline (e mezza?). Lo stesso non si può dire di Birdman (sottotitolo the unexpected virtue of ignorance), un polpettone su un attore hollywoodiano che, dopo ruoli “popolari” (è noto soprattutto per aver interpretato un supereroe), vuole assolutamente produrre una piece teatrale “sofisticata”, anche se il suo sub(?)conscio non è del tutto d’accordo: potrebbe essere un soggetto per una commedia ben riuscita, invece abbiamo un film serioso che mette a dura prova lo spettatore (qui va detto che un po’ di colpa potrebbe averla la mia comprensione dell’inglese..). Anche perché il regista (Inarritu), un po’ come Nolan, sembra preoccupato dei dettagli tecnico stilistici, più che del “succo”. Ad esempio, il film è composto di poche, lunghissime sequenze (non siamo ai livelli di Arca Russia, ma ci avviciniamo), in cui la telecamera non “stacca” mai: al massimo, quando due personaggi si incrociano in un corridoio, smette di seguire il primo per passare a seguire il secondo.. e così via, in una serie di continui “rimpalli”: tecnicamente, chapeau, ma io avrei preferito un film più sensato. 1 stellina e mezza.

Birdman

Problemi di identità.

 

Augh, ho detto. A fra 4-5 anni?

 

PS: dimenticavo: nonostante sia basato su una favola, gatta Cenerentola non è esattamente un film per bambini.

Ultime parole famose

luglio 20th, 2015

Krugman linka questo articolo del 2010 (Jonung & Drea, EJW 2010, 7, 4) riguardo alla sostenibilita’ dell’euro, diventato un classico.

Non perche’ dica cose intelligenti, ma perche’ gli autori, tutti presi ad esaltare le magnifiche sorti, e progressive della zona euro ed a fare sberleffi a quei cattivoni degli americani, ci fanno una magnifica figura di c.cc., e vengono citati perche’ forniscono un elenco di persone che “ci avevan preso” molto prima che scoppiasse il bubbone.

Prego che non capiti mai una cosa del genere ad uno dei miei articoli.

SKA-fati?

marzo 11th, 2015

Come nel caso di Rosetta, mi trovo nell’occhio di un piccolo ciclone; questa volta pero’ si tratta di una disputa internazionale.

Nature ha fornito due ottimi riassunti (qui e qui), il primo dei quali ha anche il pregio di far vedere una foto del posto dove lavoro.

In breve: c’e’ il progetto internazionale di costruire un grande radiotelescopio (“Square Kilometer Array“, abbreviato SKA). Il telescopio vero e proprio sara’ parte in Australia e parte in Sudafrica, ma la sede scientifica sara’ in Europa. In questo momento, c’e’ una sede provvisoria in Inghilterra (a Jodrell Bank, vicino Manchester) ma era stato deciso che la sede definitiva dovesse essere scelta in questi mesi.

Sono state fatte due proposte, una inglese (Jodrell Bank) ed una italiana (Padova). Contro tutti i pronostici (compreso il mio) il comitato incaricato della scelta (composto da un australiano, un sudafricano, un’olandese ed una rappresentante dell’European Southern Observatory) ha deciso a favore di Padova (forse perche’ gli inglesi ci han preso sotto gamba?)

Ma negli scorsi giorni ci sono state pressioni politiche da parte del governo inglese (Cameron avrebbe minacciato di riconsiderare la sua partecipazione al progetto), che hanno indotto il “board” di SKA a non accettare le decisioni della commissione e a passare ad una fase “supplementare”. Ovviamente gli italiani sono inca##ati ed ora stanno a loro volta facendo pressioni.

Insomma, un bello spettacolino. Ma per favore, la prossima volta che qualcuno ci da’ dei mafiosi, facciamogli vedere chi sono quelli veramente scafati in queste cose..

Scatti

marzo 10th, 2015

Ho mandato una lettera ad una rivista online, e me l’hanno pubblicata.

Trattasi di scatti di anzianita’ nella scuola (e, se vogliamo, dei problemi degli italiani con le quattro operazioni).

Don’t panic. Yet.

febbraio 5th, 2015

Come Krugman, ho piu’ fiducia in Draghi che praticamente in tutti i governi europei.. ma qui sta veramente giocando col fuoco. E nonostante il cognome, non credo sia come Daenerys Targaryen.

Rosetta

novembre 14th, 2014

Non ho molto da dire (se non che qui a Padova c’e’ parecchia gente coinvolta.. ma non io) riguardo all’atterraggio di Rosetta. Ma mi piace questo articolo del post riguardo ai suoi costi. Anche se la cosa forse migliore e’ questo post (dello stesso autore) che linka e commenta un servizio del TG4 che fa venire il mal di fegato:

Per ricordarci che siamo capaci di fare cose mirabili e mai tentate prima dall’uomo, ma anche di dire un sacco di fesserie in televisione.

Ovviamente, aggiungo, se a fare una missione spaziale, anche riuscita solo a meta’, sono i militari USA, allora per il TG4 va tutto bene (ricordo ad es. un Emilio Fede commosso davanti alle immagini di Clementine).

Cronache dal medioevo

luglio 17th, 2014

“Rinviata” la nuova legge sul cognome dei figli. Che tristezza.

Update (13 Ottobre, ma la notizia e’ del 26 Settembre)

la Camera ha approvato (vedi anche qui); favorevoli PD, SEL, LED e Scelta Civica; contrari Lega, FdI, Per l’Italia e NCD; astenuto M5S; liberta’ di voto per Forza Italia.

Ora tocca al Senato. Per sollecitare un’approvazione rapida, ho firmato questa petizione.

Odio i rigori

giugno 30th, 2014

Come molti sapranno, si sta giocando il mondiale di calcio. E si e’ arrivati alla fase ad eliminazione diretta, dove il pareggio non e’ ammesso e nel caso le due squadre insistano si ricorre a quella che Pizzul chiamava la “lotteria dei rigori”.

Che a me sono sempre stati antipatici, tanto che forse forse preferirei la monetina: voglio dire, perche’ i rigori e non qualcosaltro, tipo chi fa la rimessa laterale piu’ lunga, chi corre piu’ veloce (su che distanza?), chi fa piu’ palleggi senza far cadere il pallone a terra.. o anche un set di tiri da posizioni diverse (tipo la gara dei tiri da 3 punti nell’AllStar Game dell’NBA)?

Ma se c’e’ una cosa che mi sta persino piu’ antipatica e’ che una squadra di brocchi possa passare 2 o 3 turni ai rigori. Problema per cui forse ho trovato una soluzione Read the rest of this entry »

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