Fluoridated Bodily Fluids

Gentlemen you can’t fight in here – this is the war room

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To see what is in front of one's nose needs a constant struggle. (G. Orwell)

Data originale blosxom: Martedi 6 Dicembre 2005

Per non parlare dei giornali di destra, o di quelli USA.
La prova? questo articolo in cui si annunciano i risultati “bulgari” (il partito di Chavez avrebbe avuto l’89% dei voti) ma si pone l’accento quasi esclusivamente sulla bassa affluenza (25%), attribuendone il “merito” al boicottaggio di queste elezioni da parte dei gruppi di opposizione. Boicottaggio con ragioni ampiamente sputtanate da un rapporto dell’Organizzazione degli Stati Americani che si puo’ trovare qui (in spagnolo) o qui (in inglese), che persino il New York Times (cui Chavez non sta certo simpatico) riconosce come fondato.
Tornando all’affluenza, il 25% e’ proprio basso; peccato che, cosi’ come non dice che il boicottaggio e’ ritenuto ingiustificato da organismi indipendenti esterni, Repubblica dimentichi pure di mettere questo numero in un qualche contesto.
Evitando di dare le affluenze “tipiche” delle elezioni venuezuelane, l’impressione che si ricava dall’articolo e’ che il boicottaggio sia la causa principale dell’astensionismo. Cosa che non sarebbe successa se si fosse riferito anche che alle legislative del 1998 solo il 45% degli elettori venezuelani hanno espresso un voto valido, mentre alle presidenziali (che sono tradizionalmente piu’ “sentite”) del 1998 e del 2000 questa percentuale e’ stata rispettivamente del 60% e del 53% (non ho trovato dati per le legislative del 2000). Se parti da numeri del genere e rappresenti una parte consistente (per quanto minoritaria) di coloro che sarebbero andati a votare, non e’ difficile far scendere la partecipazione al 25%, anche senza pensare a piogge torrenziali o all’effetto “ma chi me lo fa fare di andare a votare tanto vinciamo lo stesso” che il boicottaggio potrebbe aver avuto sugli elettori di Chavez.

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